COME ATTENUARE I SINTOMI DELL’IBS (Sindrome dell’intestino irritabile)

La sindrome dell’intestino irritabile (IBS) non è una patologia infiammatoria ma un disordine gastrointestinale cronico caratterizzato dalla presenza di dolore e/o distensione addominale, associato a stipsi e diarrea. Questo disturbo interessa il 10-20% della popolazione generale ed è due volte più comune nelle donne rispetto agli uomini.

Dolorosa, debilitante, spesso associata a spossatezza e debolezza, l’IBS può associarsi ad ansia e depressione.

L’IBS si tratta in due modi:

  1. Attenuando i sintomi, scegliendo accuratamente gli alimenti.
  2. Attraverso variazioni delle abitudini di vita del paziente, perché svolgere attività fisica, porre attenzione su se stessi, meditare o fare yoga, va ad attenuare anche lo stress (sappiamo che cervello ed intestino sono strettamente collegati da fasci nervosi)

Dal punto di vista alimentare, è importante seguire queste regole

  • fare pasti regolari (3 pasti principali e 2 spuntini), mangiare lentamente, per avere una miglior digestione del cibo, idratarsi adeguatamente bevendo almeno 8 bicchieri di liquidi al giorno (circa 1,5 litri)
  • Evitare alimenti contenenti caffeina, alcolici, bevande gassate e zuccherate
  • Evitare l’assunzione di certi alimenti che promettono di essere senza

zuccheri ma che contengo edulcoranti come il sorbitolo, che peggiorano la condizione della nostra flora batterica, e quindi del nostro intestino.

  • Scegliere bene la frutta e verdura che deve essere consumata. Le persone che soffrono di diarrea dovrebbero consumare fibre differenti da quelle che soffrono di stitichezza.
  • Per ridurre il gonfiore intestinale e gestire i sintomi dell’IBS, l’approccio più utilizzato è la dieta LOW-FODMAP, ovvero a basso contenuto di oligosaccaridi, disaccaridi e monosaccaridi fermentabili e polioli ( sorbitolo, xilitolo, mannitolo…). La dieta LOW-FODMAP può essere un’ottima soluzione, a patto di essere ben bilanciata e seguita da un esperto. Questo approccio dietetico prevede 3 diverse fasi: una fase di eliminazione degli alimenti ad alto contenuto di FODMAP, una seconda fase di graduale reinserimento e una terza fase di personalizzazione della dieta.
  • Effettuare cicli di probiotici, ovvero ceppi batterici che vanno a modificare positivamente la flora batterica, che possono ridurre sensibilmente le fermentazioni intestinali
  • Nel caso in cui questo approccio non risulti utile nella riduzione dei sintomi, con persistenza del gonfiore addominale, si più optare per un breve periodo per una dieta senza scorie (ovvero a basso contenuto di fibre) o per una dieta liquida; ci sono in commercio dei pasti sostitutivi in polvere (da reidratare con acqua), completi dal punto di vista nutrizionale (con macro e micronutrienti) con potere saziante e sterili dal punto di vista microbiologico. Nella mia esperienza ho notato che questa soluzione migliora molto i sintomi dell’IBS, riducendo molto il gonfiore addominale e le altre sintomatologie tipiche di un colon irritato.

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